Art:3.1.1.2-Rapporto con il Piano Paesistico-Ambientale Regionale e il Piano Territoriale di Coordinamento (P.T.C.)



1. Le disposizioni della normativa vigente del Piano Paesistico-Ambientale Regionale e del Piano Territoriale di Coordinamento sono assunte ed integrate in particolare attraverso le Norme generali e le Norme specifiche relative a Sistemi e Zone omogenee.
2. Per gli Ambiti definitivi di Tutela del sottosistema Storico Culturale, dei Sottosistemi Territoriali del P.P.A.R. e le indicazioni del P.T.C., valgono le seguenti prescrizioni:
- per gli ambiti di tutela dei punti panoramici e per le strade panoramiche si applicano le prescrizioni di base permanenti dell’articolo 43 del P.P.A.R.;
- per la strada consolare (Flaminia) si applicano le prescrizioni di base permanenti dell’articolo 41 del P.P.A.R..
- per la strada consolare (Flaminia) è individuato un ambito di rispetto ove si applicano le prescrizioni di base permanenti dell’articolo 41 del P.P.A.R., prescrivendo inoltre che ogni modifica alle sistemazioni esterne, scavi o aratura dei terreni di profondità maggiore di cm. 50 siano comunicati prima dell’inizio lavori alla Soprintendenza ai Beni archeologici di Ancona.
- per l’acquedotto romano è prescritto un ambito di rispetto di ml.5 nelle aree urbane e di ml.20 nelle zone agricole. Per detti ambiti si prescrive l’inedificabilità ed è vietata qualsiasi alterazione dei segni visibili della struttura o del manufatto. E’ ammessa l’ordinaria utilizzazione agricola dei terreni. E’ assoggettato al parere della Soprintendenza, ogni modifica alle sistemazioni esterne, scavi o aratura dei terreni di profondità maggiore di cm. 50 e la realizzazione delle opere di mobilità o impianti tecnologici che interferiscono con la struttura. Per gli edifici esistenti sono ammessi interventi fino alla Ristrutturazione Edilizia.
- per le zone archeologiche si applicano le prescrizioni di base permanenti dell’articolo 41 del P.P.A.R., prescrivendo inoltre che qualsiasi intervento comportante scavi o movimenti di terra dovrà comunque essere sottoposto all’approvazione preventiva della Soprintendenza Archeologica. Per ciò che concerne il Piano Attuativo posto in località Colombarone, individuato come ITU. 0.100, considerato che l’area riveste particolare interesse archeologico si prescrive che prima della redazione del Piano Particolareggiato siano efettuati dei saggi preventivi sotto la direzione della Soprintendenza Archeologica per accertare in via preventiva la presenza di eventuali giacimenti archeologici. In caso di scoperta fortuita di beni mobili o immobili indicati all’art. 2 del Dl.gs. n° 490 del 10/01/1999, lo scopritore è tenuto agli obblighi di denuncia, di conservazione e custodia di cui all’art. 87 del citato decreto legislativo.
- per gli edifici e manufatti storici extraurbani rilevanti si applicano le prescrizioni di base permanenti dell’articolo 40 del P.P.A.R.;
- per i centri storici e per gli edifici e manufatti storici extraurbani rilevanti sono individuati ambiti di tutela ai sensi del P.P.A.R., ove si applicano le prescrizioni di base permanenti dell’articolo 39 del P.P.A.R.;
- per gli edifici e manufatti storici extraurbani si applicano le prescrizioni di base permanenti dell’articolo 40 del P.P.A.R.;
- per gli edifici e manufatti storici extraurbani sono individuati ambiti di tutela ai sensi del P.P.A.R., ove si applicano le prescrizioni di base permanenti dell’articolo 39 del P.P.A.R.;
- per i Sottosistemi Territoriali del P.P.A.R. (art. 20) definiti di tipo “A” (aree di eccezionale valore), di tipo “B” (aree di rilevante valore) e di tipo “V” (aree ad alta percettività visuale), si prescrive che l’altezza degli edifici di nuova costruzione, ampliamenti o sopraelevazioni non può superare l’altezza massima di ml. 7,00 misurata a valle.
Sono inoltre vietate :
l’installazione di cartelli e manufatti pubblicitari di qualsiasi natura e scopo esclusa la segnaletica stradale e turistica;
la costruzione di recinzioni in cemento armato faccia a vista prescrivendo che per la delimitazione di aree non di pertinenza di fabbricati siano impiegate recinzioni costituite da paletti e rete metalliche mascherate da siepi;
qualsiasi attività estrattiva;
l’allestimento di impianti, di percorsi, di tracciati per attività sportiva da esercitarsi con mezzi motorizzati;
la realizzazione di discariche e depositi non agricoli;
- per gli edifici storici di rilevanza provinciale, di cui all’elenco del P.T.C., si applicano le prescrizioni di base permanenti dell’articolo 40 del P.P.A.R.;
- per gli edifici storici di rilevanza provinciale, di cui all’elenco del P.T.C., sono individuati ambiti di tutela ove si applicano le prescrizioni di tutela integrale dell’articolo 27 del P.P.A.R.;
- per i centri storici di rilevanza provinciale, di cui all’elenco del P.T.C., sono individuati ambiti di tutela in cui si applicano le prescrizioni di base permanenti dell’articolo 39 del P.P.A.R.;
3. Per gli Ambiti definitivi di Tutela del sottosistema Geologico, Geomorfologico e Idrogeologico del P.P.A.R., valgono le seguenti prescrizioni:
- per le aree con emergenze geomorfologiche si applicano le prescrizioni di base permanenti di cui all’art.28 del P.P.A.R.
- per i crinali è individuato un ambito di tutela dove è vietata ogni nuova edificazione e dove si applicano le prescrizioni di base permanenti dell’articolo 30 del P.P.A.R.;
- per i versanti si applicano le prescrizioni dell’articolo 31 del P.P.A.R.;
- per i corsi d’acqua sono individuati:
un ambito di tutela integrale dove si applicano le prescrizioni di base permanenti dell’articolo 29 del P.P.A.R.,
un ambito esterno di tutela orientata dove si applicano le prescrizioni riportate ai punti a, b, c, d dell’articolo 27 del P.P.A.R.;
- per il litorale di Pesaro, si applicano le prescrizioni di base permanenti dell’articolo 32 del P.P.A.R.;
4. Per gli Ambiti definitivi di Tutela del sottosistema Botanico Vegetazionale del P.P.A.R., valgono le seguenti prescrizioni:
- per le aree floristiche, si applicano le prescrizioni di base permanenti dell’articolo 33 del P.P.A.R., le prescrizioni introdotte con la Legge Regionale 52/74 e quanto riportato all’ Art. 3.1.6.1 ;
- per le aree boscate, si applicano le prescrizioni di base permanenti dell’articolo 34 del P.P.A.R. e quanto riportato all’ Art. 3.1.6.2 ;
- per i pascoli, si applicano le prescrizioni di base permanenti dell’articolo 35 del P.P.A.R. e quanto riportato all’ Art. 3.1.6.3 ;
- per gli elementi diffusi del paesaggio agrario, si applicano le prescrizioni di base permanenti dell’articolo 37 del P.P.A.R. e quanto riportato agli Art. 3.1.6.6 , Art. 3.1.6.8 , Art. 3.1.6.9 e Art. 3.1.6.10 .

5. Le prescrizioni del P.P.A.R. e del P.T.C. di cui ai commi 2, 3 e 4 non si applicano:
- nelle aree urbanizzate così come definite dall’art. 27 delle N.T.A. del P.P.A.R.;
- per le opere di cui ai punti 2, 3, 4, 5, 6 e 10 dell’articolo 60 del P.P.A.R.
Gli ambiti definitivi di tutela del P.P.A.R. sono rappresentati nelle Tavole e.4.1., e.4.2.,e.4.3..
6. Qualora non vi sia corrispondenza tra l’individuazione cartografica di un bene da sottoporre a tutela individuato nelle tavole degli ambiti definitivi di tutela e normativa di salvaguardia, vigono le norme di salvaguardia provvisorie del P.P.A.R..