Art:3.2.2.5a-Barriere vegetali



1. Una barriera è un particolare tipo di fascia boscata mista ad alta densità di impianto (copertura pari al 100%), ad impianto irregolare, composta da specie arboree ed arbustive molto resistenti alle emissioni inquinanti atmosferiche e sonore, in grado di assorbire e trattenere polveri, fumi e rumore. Essa può svolgere anche funzioni di mascheramento, ridefinizione dei margini edificati, creazione di habitat florofaunistici.
Composizione specifica, densità e morfologia di impianto della barriera dipendono dalle prestazioni richieste: le barriere visive sono fasce alberate, monofilare con sesto d’impianto fitto o rado e spessore minimo pari a 5-6 metri, o plurifilare con sesto d’impianto fitto o rado e disposizione a quinconce. Le specie costitutive sono selezionate tra quelle presenti nei cataloghi vegetazionali di cui all’ ART.3.2.1.2 - Cataloghi vegetazionali delle specie arboree ed arbustive. In alcuni casi sono da preferire specie a foglie persistenti; le barriere frangivento sono fasce alberate monofilare o plurifilare, costituite dalle specie Tamerix gallica, Populus nigra, Populus nigra italica ed organizzate secondo le disposizioni previste per le barriere visive. Sono possibili integrazioni con specie arbustive; le barriere antipolveri ed antirumore sono fasce boscate di spessore minimo pari a 18 m ed ottimale pari a 30 m, ad alta densità di impianto. Sono costituite da specie arboree ed arbustive selezionate in considerazione del portamento e delle caratteristiche dell’apparato fogliare, una quota parte delle quali dovrà essere a foglie persistenti per garantire l’efficacia della barriera durante tutto l’anno.
2. Sono consentite superfici pavimentate e semipermeabili per percorsi ed arredi nel limite massimo del 10% della loro estensione.