Art:3.2.3.1-Parchi e giardini (Vp - Vg)



1. Nella eventuale riorganizzazione dei parchi esistenti e nella realizzazione di nuovi, si dovrà curare in particolare:
- il rapporto con il contesto storico attraverso l’analisi critica delle permanenze (tracce/segni, rapporti) e dei materiali naturali ed artificiali dell’impianto storico.
- la coerenza della articolazione funzionale con le esigenze di tutela del paesaggio, con la morfologia naturale (pianura, pendio, ripiano su scarpata...); la selezione dei materiali naturali ed artificiali dal catalogo della tradizione rurale (specie arboree ed arbustive, pavimentazioni, recinzioni...) e la reinterpretazione delle figure e delle sequenze paesistiche consolidate, verificando le condizioni di uso ed impatto antropico e regolamentando l’accesso (accessibilità controllata in alcune zone, recinzione...).
- la visibilità degli accessi e la loro corretta ubicazione anche dal punto di vista della fruibilità e della sicurezza, della prossimità di parcheggi, fermate autobus e servizi pubblici.
- la coerenza dell’impianto vegetazionale attraverso l’impiego di materiali vegetazionali appartenenti ad un catalogo riconoscibile di specie (vegetazione potenziale, vegetazione della tradizione rurale, vegetazione dello spazio urbano consolidato, impianto collezionistico...), l’individuazione di logiche d’impianto e di accostamento sulla base di criteri ecologico-dimensionali (rapporto pianta o serie di piante/spazio disponibile) e formali (dimensioni, colori, effetto complessivo), funzionali (rapporto piante/usi previsti, esigenze di sosta o pratiche dinamiche, esigenze di protezione ...).
- il disegno ed il trattamento dei margini valutando le esigenze di schermatura o trasparenza visiva, di protezione dai venti, di protezione acustica, di penetrabilità pedonale.
- il contenimento delle esigenze e dei costi di manutenzione attraverso il ricorso a specie vegetali che diano garanzie di attecchimento e crescita (con riferimento al catalogo della vegetazione dello spazio urbano ed a quello della tradizione rurale e della vegetazione potenziale per contesti extraurbani); attraverso la valutazione dello spazio effettivo per l’impianto e lo sviluppo dell’apparato radicale ed aereo della pianta, evitando condizioni di sofferenza e riducendo al massimo le operazioni di potatura; la limitazione delle superfici a prato con alberi sparsi a favore dell’aumento di superfici a prato con erba non tagliata e superfici coperte da impianti boscati densi o arbusteti; la verifica della possibilità d’accesso carrabile dei mezzi preposti alla manutenzione.
Nel caso di parchi o giardini tematici occorre garantire:
- la sicurezza degli utenti attraverso la valutazione degli spazi necessari per lo svolgimento delle attività (statiche e dinamiche) previste anche in considerazione delle esigenze dei disabili;
- la scelta dei materiali coerente con il tipo di uso proposto (con la scelta di materiali resistenti all’usura e antisdrucciolevoli);
- la realizzazione di spazi protetti per il gioco dei bambini con l’esclusione di materiali vegetali pericolosi (spine, parti velenose);
- lo studio di una adeguata illuminazione;
- la protezione della fauna selvatica attraverso sistemazioni del suolo, della copertura vegetazionale, dell’illuminazione, che tengano in dovuto conto le esigenze edafiche della fauna terrestre ed avicola (stanziale e di passo) nonché la predisposizione di passaggi per la piccola fauna.
2. Potranno essere realizzate strutture, per ospitare attività complementari quali: attività didattiche e di informazione, uffici di segreteria e di associazione, alloggio per il custode, pubblici esercizi;
queste potranno occupare una percentuale massima pari a 1% della superficie complessiva dell’impianto, con un massimo di 100 mq di Sc per le attività destinate a pubblici esercizi.
L’altezza massima, ove non sia diversamente specificato, non deve superare 3,50 ml. La realizzazione delle strutture per ospitare attività complementari potrà avvenire anche in deroga al progetto di suolo. Tali strutture, da consentire se necessarie alla sicurezza, funzionalità e migliore fruizione degli spazi, dovranno avere posizione ed accessibilità tali da non richiedere la realizzazione di nuovi tratti stradali e da risultare compatibili con il contesto ambientale e dovranno essere realizzate secondo i criteri della bio-architettura (sia riguardo la localizzazione che ai materiali da costruzione). A tali fini potranno anche essere recuperate le eventuali costruzioni agricole.
3. Sono inoltre consentite, previa verifica di inserimento nell’impianto spaziale complessivo dello spazio verde:
- la collocazione di isole ecologiche;
- l’utilizzo di aree ad orti nel limite massimo del 30% delle superfici destinate a Vg e Vp, fermo restando il rispetto del progetto di suolo previsto dal PRG ed il rispetto degli standard minimi di legge (D.M.1444/68 e L.R.34/92). La localizzazione, l’estensione e l’assegnazione di tali aree sarà definita da uno specifico Regolamento Comunale.