. I criteri generali da seguire per il nuovo impianto e la ristrutturazione degli impianti sportivi scoperti esistenti sono:
- orientamento corretto;
- facile accessibilità dalla viabilità principale;
- separazione dalle strade trafficate con impianti vegetali densi;
- realizzazione di parcheggi a trattamento misto: semipermeabili i parcheggi di servizio e in terra stabilizzata o prato quelli utilizzati in modo saltuario.
Le recinzioni esterne nel caso di utilizzo di rete dovranno essere schermate con siepi.
2. Negli spazi di uso pubblico destinati a servizi sportivi scoperti sono previsti, oltre agli impianti e ai campi, la realizzazione o il riuso di edifici per ospitare attività complementari quali: uffici di segreteria e di associazione, alloggio per il custode, pubblici esercizi, esercizi di vicinato e attività artigianali di servizio alla persona, gli spogliatoi, le palestre; questi potranno occupare, in deroga al progetto di suolo previsto dalle Tavole “Uso del Suolo e modalità d’intervento”, una percentuale massima pari al 5% della superficie complessiva dell’impianto, e comunque non superiore a 500 mq. di Sc. Qualora le strutture da realizzare abbiano una superficie coperta (Sc) complessiva superiore ai 100 mq., per la parte eccedente, almeno il 50% della superficie coperta realizzabile dovrà essere destinato a spogliatoi e palestre, fermo restando il predetto limite massimo realizzabile. L’altezza massima, ove non sia diversamente specificato, non deve superare 3,50 ml.
E’ ammessa l’installazione temporanea (periodo 1 ottobre - 30 aprile) di palloni pressostatici o di strutture leggere per la copertura degli impianti
sportivi scoperti.
E’ ammessa la copertura con strutture leggere dei campi da bocce. Sono ammesse strutture per gli spettatori.
3. La realizzazione di nuovi impianti sportivi e gli interventi di ristrutturazione e ampliamento di quelli esistenti che ricadono entro il sistema ambientale dovranno essere corredati di un progetto di inserimento ambientale e paesaggistico.