La sistemazione di un parcheggio a raso deve essere sempre reversibile, tale cioè da consentire che l’area sia destinata ad altro scopo pubblico qualora il parcheggio non sia più necessario. I parcheggi possono configurarsi come piazze e come zone filtro (a servizio di giardini, parchi, impianti sportivi). Nei parcheggi la superficie deve essere omogenea ed avere un livello preferibilmente diverso da quello della strada, l’alberatura sempre presente deve essere costituita da alberi d’alto fusto, i percorsi pedonali devono distinguersi dagli spazi di sosta.
1. Il trattamento delle superfici può essere differente a seconda degli usi e della dimensione: in caso di parcheggi a servizio di impianti sportivi, parchi ed aree ove si svolgono manifestazioni spettacolari, il terreno di superficie va stabilizzato e trattato con autobloccanti inerbiti.
Le specie arboree da utilizzare nei parcheggi devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
- specie caducifolie con elevata capacità di ombreggiamento durante il periodo estivo e possibilità di soleggiamento del suolo durante il periodo invernale;
- specie con apparato radicale contenuto e profondo e con chioma rotondeggiante;
- specie caratterizzate dall’assenza di fruttificazione e essudati.
2. Nelle aree individuate dal Piano come parcheggi a raso si intendono compresi anche gli spazi necessari agli accessi pedonali e carrabili ai lotti o agli edifici, fermo restando la funzionalità del parcheggio.
3. E’ inoltre consentita la realizzazione di servizi igienici pubblici.