1. Il sistema della mobilità deve garantire un facile collegamento fra la rete stradale di distribuzione e le grandi vie di comunicazione, la gerarchizzazione della rete stradale con particolare riguardo alla separazione fra il traffico pesante, legato alle attività produttive ed il traffico normale, l’intersezione fra strade dello stesso tipo o di tipo immediatamente precedente o seguente, adeguate aree di parcheggio di interscambio e di attestamento. Ciò permetterà l’adozione di misure e di politiche riguardanti in particolare i mezzi di circolazione alternativi a quello veicolare privato, promuovendoli e difendendoli con l’individuazione di percorsi preferenziali per i mezzi pubblici, le biciclette ed i pedoni, la realizzazione di una rete di percorsi protetti e privi di barriere architettoniche, la limitazione e moderazione dello spazio e della priorità assegnati all’automobile all’interno della rete stradale locale, il riconoscimento e l’ampliamento delle isole ambientali, cioè di strade, piazze e spazi pedonali tutelati. Il sistema della mobilità deve garantire leggibilità, chiarezza di uso ed efficienza della rete primaria onde consentire una corretta pratica della rete secondaria.I tracciati stradali individuati nelle tavole “Usi del suolo e modalità d’intervento” hanno valore indicativo fino alla data di approvazione del progetto definitivo della strada.
2. Nel sistema della mobilità il ruolo degli elementi semplici e complessi è di servizio al traffico secondo le sue diverse componenti ed in particolare di quello automobilistico, di compensazione e di filtro nei confronti delle forme di inquinamento e di corretta gestione del passaggio/interscambio da un mezzo di circolazione all’altro.
3. I tracciati stradali individuati nelle tavv. “Usi del suolo e modalità di attuazione” hanno valore indicativo fino alla data di approvazione del progetto definitivo della strada e/o del suo tronco.
4. Il progetto e la realizzazione del sistema della mobilità e delle singole opere che ne fanno parte dovrà fare ricorso a tecniche ed a materiali di debole impatto ambientale. In particolare i progetti delle nuove opere debbono essere accompagnati da alcune indicazioni relative alla pressione ambientale stimata, alla dotazione tecnologica ed ambientale prevista, alle indicazioni delle misure di compensazione e mitigazione degli impatti esistenti e previsti.
5. Per stimare la pressione ambientale è necessario indicare: la superficie impermeabilizzata, i volumi di traffico previsto, una stima dell’inquinamento indotto dal traffico dei mezzi automobilistici, i livelli di rumorosità indotti dal traffico; i sistemi di smaltimento delle acque meteoriche; gli eventuali impatti sul deflusso di acque di scorrimento superficiale.
6. In base alla pressione ambientale presunta, è necessario prevedere: sistemi di abbattimento degli inquinanti; barriere verdi antirumore; aree verdi di compensazione e mitigazione dell’inquinamento atmosferico prodotto e degli effetti sul microclima prodotti dalle aree impermeabilizzate.